A Gennaio 2022 è stata pubblicata l’ultima versione del D.Lgs 9 aprile 2008, n.81 che introduce diverse novità. Le modifiche sono state apportate dal cosiddetto “Decreto Fiscale” e prevedono, in particolare, l’obbligo formativo del datore di lavoro in materia di RSPP.
Ma torniamo un attimo al testo originario del D.lgs 81/08: il datore di lavoro ha l’obbligo – per la propria azienda – di nominare una figura che svolga il ruolo di RSPP (Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione), e che ha il compito di coordinare la gestione di tutto ciò che riguarda gli obblighi normativi relativi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori.
Quando il datore di lavoro può ricoprire il ruolo di RSPP?
Il ruolo di RSPP può essere svolto da una figura interna all’azienda, uno dei lavoratori, oppure da un consulente esterno, oppure dallo stesso datore di lavoro ma a patto che – in generale:
– se si tratta di un’azienda di tipo artigianale, industriale, agricolo o zootecnico, la società non superi i 30 dipendenti;
– se si tratta di un’azienda che opera nel settore della pesca, la società non abbia più di 20 dipendenti;
– se si tratta di un’azienda di altro tipo, ovvero operante nell’ambito dei servizi, del commercio o del turismo, la società non abbia più di 200 dipendenti.
È invece espressamente vietato – per il datore di lavoro – assumere il ruolo di RSPP nei seguenti casi specifici (Art. 31 Comma 6 del d.lgs. 81/2008): nelle centrali termoelettriche, nelle aziende per la fabbricazione e il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni, nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori, nelle strutture di ricovero e di cura (pubbliche e private) con oltre 50 lavoratori.
Cosa deve fare il datore di lavoro per abilitarsi al ruolo di RSPP?
Il datore di lavoro che sceglie di assumere il ruolo di RSPP deve preventivamente informare della decisione il Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), e deve poi seguire i corsi di formazione RSPP per i datori di lavoro, corsi che vengono organizzati dalle società di formazione e di consulenza abilitate, come Ecoplan3, e che possono essere seguiti anche online.
Il corso per RSPP Datore di Lavoro dura 16 ore nel caso di attività classificate a Rischio Basso, 32 ore se l’attività è classificata a Rischio Medio, e 48 ore se l’attività è a Rischio Alto.
Come faccio a sapere se la mia azienda è a rischio Basso, Medio o Alto?
Le aziende classificate come “a Rischio Basso” sono quelle che operano nell’ambito dei servizi, nel commercio, nel comparto delle pulizie, come anche gli studi professionali e le imprese del settore turistico.
Le aziende “a Rischio Medio” sono quelle che operano nell’agricoltura, nella pesca, nell’ambito dei trasporti e del magazzinaggio, e nelle Pubbliche Amministrazioni.
Le aziende “a Rischio Alto” sono le imprese edili e quelle che operano in ambito industriale-manifatturiero, dal tessile all’alimentare, dal metalmeccanico al chimico, dalle raffinerie alla gestione dei rifiuti, oltre – ovviamente – all’ambito sanitario, ma anche al mondo dello spettacolo e all’organizzazione di grandi eventi.
Il datore di lavoro RSPP deve seguire dei corsi di aggiornamento?
Sì, dopo aver seguito il corso di formazione iniziale di cui abbiamo parlato, il datore di lavoro che ricopre il ruolo di RSPP ha l’obbligo, ogni cinque anni, di seguire un corso di aggiornamento, della durata di 6 ore se l’azienda è a Rischio Basso, di 10 ore per le aziende a Rischio Medio e di 14 ore per le aziende a Rischio Alto.